Lorenzo Gramaccia è un artista italiano che opera nel campo delle arti visive.
Nasce ad Ancona (Italia) nel 1992, dove ha frequentato il liceo artistico.
Consegue il Diploma di primo e secondo livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma,
dove attualmente affianca il professore e storico dell’arte Pietro Roccasecca nei corsi di Storia del
disegno e grafica d’arte.
Ha una forte predilezione per il disegno, convinto che la precisione emotiva del segno, oltre al suo valore intimo e primordiale, possa renderlo un simbolo della sensibilità estetica contemporanea. Negli ultimi anni, inoltre, decide di sperimentare con le più innovative tecnologie digitali relative all’arte visiva.
Espone in diverse gallerie e musei, tra i quali ricordiamo la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Gaeta, il Museo del Patrimonium di Sutri, il Dingyuan International Art Center di Pechino, i Musei Capitolini e i Musei Vaticani di Roma.
Nel 2017 vince un bando internazionale volto all’individuazione di una figura specializzata in tecniche pittoriche e materiche, che lo porta a lavorare per il Teatro dell’Opera di Roma secondo i dettami della scenografia all’italiana.
Nel 2018 si aggiudica il Premio Speciale Mario Moderni per la sezione pittura e prende parte alla Biennale Manifesta 12 con la Galleria La Nica di Roma, con la quale mantiene rapporti continuativi.
Come rappresentate per l’Italia e vincitore del concorso internazionale di disegno Dessine moi un Monde, nel 2019 è stato invitato alla cerimonia di premiazione con la principessa Stéphanie di Monaco presso lo Yacht Club de Monaco.
Nel 2021 la sua opera “Odor terrae” vince la prima edizione di EcoLogicArt per la sezione arte digitale.
Nel 2022 viene inserito nel Catalogo dell’arte moderna: gli artisti italiani dal primo Novecento ad oggi (Vol. 58) edito da Giorgio Mondadori.
Nel 2023 viene selezionato dalla giuria del concorso internazionale Figurativas, promosso dal Museu Europeu d’Art Modern di Barcellona.
Ha lavorato come mediatore culturale al MAXXI di Roma per l’opera di Yoko Ono “Add Color” (Refugee Boat) ed esposto, tra gli altri, con maestri della storia dell’arte come Francisco Goya e
Katsushika Hokusai.
Il complesso museale del Vaticano ha acquisito tre suoi disegni, entrati a far parte della grande
collezione dei Musei Vaticani.