Indago l’essere umano. Fragilità e temporalità fluiscono nell’evanescenza, qualità della nostra dimensione esistenziale e peculiarità della mia arte.
Le mie opere sono frutto della stratificazione di meticolosi segni grafici e pittorici, di-segni che evidenziano una moltitudine di istanti, di sguardi che si mostrano insieme.
La contemporaneità di questi elementi restituisce la naturale ambivalenza dell’uomo: essenza ed apparenza, come anima e corpo, sono legati in un connubio indissolubile.
Gli aspetti sfuggevoli, enigmatici, inspiegabili dell’esistenza ricevono un corpo tangibile, immagini concrete, apparizioni dal forte sentore nostalgico e trame cariche di pàthos.
Delicati disegni che contrastano il processo di sparizione racchiudendo il tempo, la brevità di ogni istante, e al contempo in grado di portare alla luce qualcosa di sconosciuto, degli aspetti latenti e autentici, la cui presenza si avverte ovunque, ma rimangono inafferrabili.
Impronte di memoria che man mano sbiadiscono ma non svaniscono.